Trovare l’outfit giusto per le occasioni professionali, per le riunioni, per un colloquio di lavoro è complicato, soprattutto negli ultimi anni in cui è sempre più difficile distinguere tra circostanze più casual o formali. Se per l’uomo è più facile andare sul classico, un business outfit da donna richiede maggior ricerca e attenzione. Per una donna professionista, avvocato o manager non è sempre facile trovare la soluzione giusta.
BUSINESS WOMAN, BUSINESS CASUAL e MINIMAL 90s
Lo stile business casual nato negli anni ’90, minimal nell’impostazione e nelle strutture, rappresenta la soluzione passepartout che si adatta a situazioni diverse e, a seconda di scarpe e accessori, può diventare più o meno formale.
Il maestro assoluto di questo stile è Giorgio Armani: il suo tailleur è un classico intramontabile, con pantalone o con gonna al ginocchio è sempre elegante e giusto. Le linee delle giacche sono sobrie, mai banali. E’ uno stile dove la semplicità finale è il risultato di una complessità studiata, scomposta e ricostruita in qualcosa di nuovo e immediato. Un tailleur Armani vintage in tinta unita, magari nell’iconico greige, o gessato non vi farà mai sfigurare.
Gessato, dicevamo. Con il boom dell’officewear il gessato infatti è uno dei trend più contemporanei e ricercati. Le righe gessate trasmettono autorità e professionalità, rendendole una scelta ottima per il lavoro, riunioni o colloqui importanti, più formale rispetto completo a tinta unita.
NON SOLO MINIMAL: L’OUTFIT DA UFFICIO 80s
Vuoi stupire e cerci qualcosa di speciale, di inaspettato? Il power suit è la soluzione giusta. Puoi moderarlo con bijoux e scarpe dalle linee semplici e contemporanee oppure esagerare con accessori glam in pieno mood Eighties.
Il power suit nasce negli anni ’80, in contemporanea con l’emancipazione nel mondo del lavoro, della donna che ambisce e occupa posizioni e ruoli sempre più importanti ed è alla ricerca di un abbigliamento che esprima questo. Linee strutturare, spalle imbottite, punto vita stretto – la cosiddetta forma “a grattacielo” presa in prestito dagli anni Quaranta – sono le caratteristiche salienti e il maestro è Thierry Mugler, i cui completi in colori inaspettati o cromie accese creano uno stile inconfondibile e unico.
Anche Giorgo Armani è una delle icone degli anni 80: proprio lui adatta la giacca maschile alla donna, la destruttura e ne elimina la rigidità, rendendola più fluida, per movimenti comodi e liberi. Negli anni ’80 anche lui, seppur con più moderazione rispetto ad altri, cerca la forza del power outfit, con pantaloni larghi ma dritti, giacche strutturate ma morbide, come se la vocazione minimal del decennio successivo fosse già intrinseca.
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L’ELEGANZA BON TON e RETRO’ 1960s
Non tutti i giorni in ufficio sono uguali, ci sono giorni in cui vogliamo essere più tranquille, abbandonare il ritmo frenetico della quotidianità e sentirci in empatia con gli altri. Allora perchè non fare un passo indietro allo stile retrò degli anni ’60? Giacche corte, mini skirt, camicette con fiocco, tailleur bon ton.
Nel decennio Sixties si rompre la rigidità degli anni Cinquanta fatta di codici di abbigliamento e occasioni d’uso ben definite. Si combatte per l’uguaglianza e sempre più donne entrano nel mondo del lavoro. Il pantalone è ancora considerato un capo maschile, per cui la maggior parte delle donne al lavoro opta per tailleur gonna, magari con gonna a tubino, tinta unita o con fantasie tradizionali come il tweed che sono molto attuali ancora oggi, in quel favoloso mix di audacia e bon ton che è la moda anni Sessanta. Potrebbe essere la scelta giusta e inaspettata anche per l’outfit di un colloquio di lavoro!
